22 feb 2010

LA TRIBU'

Il gruppo sociale più importante per gli indiani era la tribù. Ad essa appartenevano persone che discendevano da un unico ceppo familiare, parlavano lo stesso dialetto ed occupavano un comune territorio. Gli indiani non avevano il concetto di "patria" come lo abbiamo noi, cioè legato ad un territorio che appartiene di diritto ad un popolo con dei confini fissi e ben precisi, ma definivano "territorio della tribù" qualsiasi luogo nel quale vivevano per periodi + o - lunghi.La terra per gli indiani era una ricchezza, perché in essa era diffusa la potenza del Wakan Tanka, (Grande Spirito), ma di essa nessuno poteva considerarsi "padrone". Quando la selvaggina veniva a mancare o la terra non era più fertile, la tribù si spostava su un altro territorio libero. La tribù era formata da più clan o gruppi familiari e governata da un "capo" villaggio che aveva il compito di dirigere e organizzare la vita nel villaggio. Il personaggio più rispettato era lo stregone o "UOMO DI MEDICINA" (nella figura accanto i simboli che porta l'uomo della medicina, guardare al capitolo L'uomo della medicina il compito di attirare la ) esso aveva benevolenza degli spiriti, interpretare i sogni, curare gli ammalati. Il "consiglio" era formato dal capo, dai capi dei clan e delle "società" e dai giovani considerati valorosi e saggi. Questo consiglio si riuniva in genere nel centro del villaggio attorno al "fuoco del campo" che era il centro della vita sociale della tribù. Ogni anno, regolarmente, i capi di diverse tribù si incontravano in un luogo precedentemente stabilito, per discutere su interessi comuni, instaurare o riconfermare alleanze e delimitare dei territori di caccia.
OGNUNO HA IL SUO POSTO NELLA TRIBU' La vita di una tribù aveva bisogno di una stretta e ordinata collaborazione tra i suoi membri, ognuno perciò doveva conoscere i suoi compiti. Tutti avevano un compito da svolgere: le donne si occupavano dei lavori domestici, gli uomini della caccia, i bambini badavano i cavalli e i vecchi tramandavano storie ai più piccoli. Nessun lavoro era considerato servile o veniva meno stimato di un altro. Quando c'erano delle difficoltà, ognuno faceva qualcosa per aiutare. In guerra andavano tutti gli uomini più validi ed anche i ragazzi, tutti però partecipavano apportando il proprio contributo.
IL CONSIGLIO DELLA TRIBU' Il capo tribù e i capi dei clan erano i componenti del consiglio. Al consiglio potevano partecipare anche i giovani, però soltanto quelli che si erano distinti per il coraggio e la saggezza. Il consiglio aveva il compito di stabilire le leggi, allacciare alleanze e decidere le guerre. I partecipanti si collocavano in cerchio attorno al fuoco. Questa disposizione aveva due significati: l'unità della tribù e l'uguaglianza tra i membri del consiglio. Ciascuno dei membri poteva esprimere il proprio parere e si cercava di arrivare ad un accordo. (http://utenti.multimania.it/davideborghi/iltepee.htm#2)

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